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29 settembre: la giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari

Il 29 settembre è una giornata che mette alla luce una delle sfide più rilevanti da affrontare oggigiorno: lo spreco alimentare. L’iniziativa è stata proclamata dalle Nazioni Unite nello scorso 2020 per sensibilizzare il mondo intero e invitare all’azione tutti gli artefici, cittadini e istituzioni, che ne sono coinvolti. Lo scopo della giornata? Favorire un’economia sostenibile e circolare per il futuro del nostro pianeta.

Fame e cambiamenti climatici continuano ad avanzare e a peggiorare. Il COVID-19 si aggiunge al contesto, minacciando la nutrizione degli abitanti del Terzo Mondo e l’aumento delle perdite alimentari a causa delle limitazioni al movimento delle persone e al trasporto di merci dovute alla pandemia.  

Le perdite alimentari non sono solo un problema etico, bensì un grande fattore che provoca impatti negativi sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. 

Ogni anno circa il 14% della produzione globale di cibo non raggiunge nemmeno gli scaffali dei supermercati. Le perdite alimentari hanno un costo stimato annuo di 400 miliardi di dollari. Perdite e sprechi alimentari generano l’8% delle emissioni globali di gas serra.

Come stanno reagendo le persone di fronte a questi dati e fatti concreti?

Stando ad un’indagine effettuata su un campione di giovani e riportata su ‘In a Bottle’, la ‘Generazione Z’, che include i giovani nati tra il 1995 e il 2010, sembra essere sempre più sensibile ai temi della ‘sostenibilità’. 

Sostenibilità intesa come rispetto ambientale, problemi sociali e alimentari. Tre elementi direttamente proporzionali che, al variare di uno, portano a delle conseguenze sugli altri. 

Per sviluppare una coscienza sempre più green e sostenibile, gli intervistati suggeriscono di portare maggiore informazione all’interno delle scuole e di sensibilizzare la voce sui media, sia tradizionali che moderni, in grado di comunicare con le nuove generazioni grazie ad un linguaggio più immediato. 

La filosofia delle ‘Tre R’

Ridurre, riusare e riciclare. Queste sembrano essere le azioni più comuni diffuse tra i giovani per evitare lo spreco. Anche in campo alimentare un acquisto consapevole e un utilizzo, se possibile anche un ri-utilizzo, adeguato possono contribuire a ridurre la quantità di cibo scartato.

Che cosa possiamo fare noi cittadini nel nostro piccolo?

Ecco di seguito riportati alcuni consigli utili contro lo spreco:

I requisiti per essere un vero Assaporatore includono anche la consapevolezza sul cosa mangiare e il come mangiare! 

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