Eh sì, qui in Veneto è sempre più caldo, anche se l’estate è arrivata ufficialmente soltanto da qualche giorno. Uno degli scorsi fine settimana abbiamo deciso di rifugiarci al fresco tra le nostre montagne venete. Siamo andati a Rifugio Granezza ad Asiago (VI) per assaporare dell’ottima cucina veneta.
Leggi l’articolo per scoprire questa piccola perla!
Tra le vette del monte Corno: vi presentiamo Rifugio Granezza
Siamo andati a Rifugio Granezza, un rifugio sopra la vetta del monte Corno ad Asiago (VI), per fuggire dal caldo della pianura padana. Rifugio Granezza è il posto ideale per pranzare o cenare gustando la cucina tipica veneta. Dopo aver percorso una piccola strada tra i boschi del monte Corno, si intravede un prato con a lato il Rifugio Granezza. Il rifugio offre la possibilità di mangiare all’interno in un’unica sala in stile rustico, o all’esterno, sotto la veranda, su dei tavoli di legno tra i fiori del rifugio. Al piano superiore si possono trovare qualche camera per trascorrere qualche giorno lì. Che si tratti di un pranzo, di una cena o di una merenda, noi preferiamo accomodarci sempre all’esterno perché è più fresco e così possiamo godere della vista delle montagne e degli ampi prati verdi.
Il menù si rifà alla tradizione locale con materie prime a km zero. Si parte dai classici antipasti con affettati misti e formaggi e primi piatti casarecci e sempre buoni, come il pasticcio, le fettuccine e le lasagne. Anche i secondi di Rifugio Granezza richiamano al palato quei sapori che di solito si associano alla domenica: grigliata, spezzatino e arrosto sono infatti i protagonisti! I contorni con le verdure di montagna e i dolci che variano in base alla stagionalità degli ingredienti completato il menù.
Dal pranzo alla merenda: cosa abbiamo assaporato da Rifugio Granezza
Siamo partiti con tagliere di speck, pancetta e sopressa, e formaggi, come Asiago e altri semi-stagionati. La qualità si è subito sentita al gusto: freschi e appetitosi! I formaggi ci hanno sorpresi: al morso hanno sprigionato l’intensità del latte genuino, a km zero per davvero. Tutte queste prelibatezze sono state accompagnate da polenta calda, come in ogni rifugio che si rispetti!
Passando ai primi, abbiamo scelto una fettuccina al ragù di cinghiale e una classica al ragù. Entrambe deliziose, ma abbiamo preferito le seconde, che fin dal primo assaggio ci hanno portato tra i ricordi di quando guardavamo la nonna preparare il ragù, facendolo “pippiare” per lunghe ore. Il sapore e il profumo ci hanno fatto sentire di nuovo bambini.
Abbiamo concluso il nostro pranzo con il dolce, già sazi con antipasto e primi. Ne abbiamo scelti due: una torta amaretto e pesche e uno strudel di mele. La torta aveva una buona consistenza e ha sprigionato in modo delicato il gusto degli amaretti, per poi lasciare posto alle pesche, che hanno rinfrescato il palato alla fine dell’assaggio. La combinazione dei due ingredienti, secondo noi, era ben bilanciata e se siete amanti degli amaretti ve la consigliamo! Mentre lo strudel di mele era composto da mele ovviamente, e anche da pinoli e uvetta, e presentava una consistenza molto corposa. Sicuramente non è un dolce leggero, ma ben strutturato! Noi infatti lo consigliamo per una merenda più che per un fine pranzo.
Noi di Assaporami non siamo mai stanchi di mangiare e per il cibo c’è sempre posto: siamo dei veri Food Lovers. Infatti a metà pomeriggio, dopo aver passato un paio di ore nella tranquillità e nella frescura dei prati che circondano Rifugio Granezza, abbiamo deciso di ordinare un panino fatto con pane fresco, formaggio asiago e speck. Ci siamo rifocillati con una vera merenda alla veneta, da provare assolutamente!
Se hai bisogno di una pausa dalla città e dal caldo, noi consigliamo Rifugio Granezza.
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