A voi piace l’idea di mangiare la pizza a pranzo? Io la trovo una meraviglia. Sarà che dà un’energia tutta diversa alla giornata, sarà che con la luce del giorno i colori della pizza spiccano ancora di più… sarà che ci sta e basta, dai! Siamo andate da Pizzeria Cuomo a inizio aprile per provare a inizio aprile per provare la loro degustazione di pizze, un percorso pensato dalla cucina, che ti sorprende portata dopo portata.
L’atmosfera? Frizzante! Era l’orario della pausa pranzo, tanti clienti abituali, gente che lavora lì vicino e si concede qualcosa di buono. Il locale è stato ristrutturato da poco: pulitissimo, ordinato, arredamento curato con qualche inserto un po’ jungle all’ingresso. Si respira un’aria famigliare.
Appena ci sediamo, ci spiegano che sarà la cucina a decidere il percorso. Quindi… ci lasciamo guidare.
Fritti che non ti aspetti
Io, lo ammetto, con i fritti sono sempre un po’ diffidente. Ma qui mi sono dovuta ricredere. Abbiamo iniziato con uno special supplì ripieno di ‘nduja, scamorza affumicata e crema di cime di rapa: croccante, saporito, non pesante. Poi è arrivata la montanarina con tartare di tonno, scarola riccia marinata, pepe, sale, limone e stracciatella: un equilibrio pazzesco tra mare, freschezza e cremosità.




Impasti diversi, tutti da scoprire
Arriva la prima pizza, su impasto romano da 180g, la Marinara. Pomodoro Migliarese, origano di Salina, aglio nero, acciughe del Mediterraneo, olive di Taggia… Un’esplosione di gusto. Croccantezza perfetta, dall’inizio alla fine.
Poi passiamo all’impasto contemporaneo, con cornicione ben sviluppato. La Dolci Radici ha una base di crema di carote caramellate, fior di latte, porro, ricotta fresca di bufala, limone e nocciole tostate. Delicata e sorprendente.
Passiamo alla fuori menù del mese: il padellino di aprile: crema di asparagi, provolone in grotta, spalla di re norcino, miele e rosmarino. Da applausi!
E poi la stirata alla parmigiana: pomodoro Oro del Vesuvio, melanzane, provola affumicata, Parmigiano e basilico. Comfort food per eccellenza, il sapore di casa di mamma.




Dolce? Anzi due!
Prima il “pre-dolce”: impasto stirato con ricotta dolce, cacao e arancia candita, praticamente un mix tra una base pizza dolce ed un cannolo siciliano scomposto. E infine, colomba pasquale fatta in casa. Soffice, profumata, speciale.


Un racconto di famiglia
Tra una portata e l’altra, chiacchierando con Antonio, uno dei fratelli che gestiscono Cuomo, scopriamo qualcosa che ci colpisce: lui e i suoi fratelli Annalisa e Davide si organizzano per fare dei piccoli viaggi a turno, per andare a mangiare in altre pizzerie e ristoranti.
Non per moda, ma per curiosità, passione, desiderio di migliorare. Cercano ispirazioni, assaggiano, ascoltano, si confrontano. È il loro modo per restare sempre aggiornati, ma anche per nutrire quella parte creativa che rende ogni pizza diversa, pensata, viva. La passione si sente, si vede, si gusta. È quella passione vera, quella che non si ferma mai, che non si accontenta. Ed è forse proprio questo che rende l’esperienza da Cuomo così speciale.
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Io da Cuomo c’ero già stata, ma questa volta è stato diverso. Un’esperienza da vivere con il tempo giusto, senza fretta, per assaporare ogni portata e godersi davvero il percorso. Siamo rimaste a pranzo quasi 3 ore, ma mai con la sensazione di pesantezza: solo piacere, condivisione e tante scoperte. Sono tornata in ufficio senza abbiocco, ma con un sorriso pieno e la sensazione di aver fatto qualcosa di bello per me.
E se ci vai… fammi sapere la tua pizza preferita!
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