Ogni tot mesi, in Italia, torniamo a dibattere su un argomento che ci sta a cuore: il prezzo giusto per una pizza. Qualche anno fa siamo insorti per la pizza di Cracco, quest’anno invece è lo scambio tra Briatore e Sorbillo che fa discutere.
Come mai è così difficile definire il prezzo giusto per una pizza? Cerchiamo di capirlo in questo articolo.
La vicenda: Briatore, Crazy Pizza e Sorbillo
Crazy Pizza è la catena di lusso di Flavio Briatore. Non è solo una pizzeria, Crazy Pizza è una catena da poco sbarcata in Italia dove la pizza diventa un’esperienza.
Qualche giorno fa Briatore ha pubblicato un video su Instagram chiedendosi come sia possibile vendere una pizza margherita a 4€. Nei suoi locali, infatti, costa 15€. Tra materie prime di qualità e spese del personale e del locale, secondo Briatore è impossibile proporre una margherita a un prezzo inferiore. Ha concluso poi insinuando la bassa qualità degli ingredienti per le pizzerie che propongono un menù con prezzi più popolari.
Napoli e i suoi pizzaioli, capitanati da Gino Sorbillo, emblema della pizza partenopea, non ci stanno. Non solo hanno completamente rifiutato il ragionamento di Briatore (una pizza più economica non significa necessariamente ingredienti di bassa qualità), ma ne hanno fatto una battaglia ideologica, quasi politica. La pizza è un piatto del popolo, di tutti, deve essere accessibile, quindi non può costare più di pochi euro.
Chi ha ragione?
Nessuno ed entrambi. Se possiedi una pizzeria non sei semplicemente un pizzaiolo, sei un imprenditore. Hai un modello di business, dei costi, ragioni sul margine di utile che vuoi ottenere. E, se hai un certo approccio imprenditoriale, la tua pizzeria è anche un brand e magari non ti limiti a vendere una buona pizza, ma anche tutte le esperienze collaterali. Potresti curare il servizio in un certo modo, arredare secondo un gusto particolare o proporre momenti di intrattenimento diversi dal solito.
La differenza sta proprio nella struttura dell’impresa. Sorbillo lavora con tanti clienti ed è molto organizzato nella gestione. Briatore soddisfa meno clienti, ma disposti a pagare dieci volte tanto una pizza. Risultato? Entrambi hanno i locali pieni che funzionano.
Ma quindi qual è il prezzo giusto per una pizza?
Quello che i tuoi clienti sono disposti a pagare. Certo, poi c’è il discorso del prezzo equo per una pizza, che si basa sul costo della materia prima, del personale, del locale, il margine di guadagno…
Per definire il prezzo giusto per una pizza occorre porsi la domanda: dove voglio arrivare con questa pizza? Diventa quindi una questione di identità di brand e di strategie di marketing, non solo un calcolo di costi e guadagni e di materie prime. Quindi una pizza margherita può valere anche 50€ se convinci il tuo target che è il valore giusto per te.
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Foto copertina: corriere.it