La regina della cucina italiana: la carbonara, un piatto tutto d’amare

Alla sola vista, ti si apre il cuore. Quando il suo profumo invade la stanza, il battito cardiaco comincia ad accelerare. Dopo la prima forchettata, te ne sei già innamorato.

Servono altri suggerimenti? Stiamo parlando proprio di lei, la regina dei primi piatti della cucina italiana. Oggi vi racconteremo la favola della Carbonara, un ‘biglietto da visita’ italiano conosciuto in tutto il mondo.

TRA IL FRONTE ITALIANO E QUELLO AMERICANO, QUALCOSA STAVA ACCADENDO 

Dicono che se fai un viaggio a Roma e non l’assaggi, allora vuol dire che non ci sei stato veramente. Un piatto ricco, mai banale, in grado di soddisfare anche gli stomaci più esigenti e molto gettonato soprattutto tra i turisti di passaggio e in visita del ‘Bel paese’.

Tante storie, però, narrano che il suo principale luogo di diffusione non sia stata la capitale italiana, bensì pare che per prima sia comparsa nei menù dei ristoranti americani. 

La prima ricetta a cui possiamo ufficialmente risalire è stata pubblicata nel 1952 in una guida che illustra i migliori ristoranti di Chicago: ‘An extraordinary guide to what’s cooking on Chicago’s Near North Side’, di Patricia Brontè. Nella recensione del ristorante ‘Armando’s’, infatti, viene riportata la descrizione del piatto con l’utilizzo di ingredienti italiani, tra cui la pasta de i ‘Tagliarini’, la Mezzina, termine diffuso soprattutto nell’Italia centrale per indicare la pancetta, e il Parmigiano grattugiato. 

Probabilmente la colpa la possiamo addossare a qualche soldato americano di ritorno in patria, dopo la seconda guerra mondiale combattuta in Europa. Saranno stati quei semplici ma sostanziosi pasti a farli affezionare a questa combinazione: un piatto di pasta preparato con ingredienti facilmente reperibili, ovvero uova italiane e del bacon in scatola per combattere la nostalgia di casa. In realtà si tratta di una rivisitazione della ‘cacio e ova abruzzese’ già diffusa all’epoca nell’Italia del centro – sud. 

Insomma, se gli italiani hanno fornito la base con delle uova e del ‘formaggio’, gli americani ci hanno messo la ciliegina sopra con l’aggiunta del salume

LA RIVINCITA DEL MADE IN ITALY

Soltanto qualche anno più tardi la carbonara ha cominciato ad apparire anche nei ricettari italiani. Tralasciando i più diffusi ingredienti adoperati oggi, sembra che la ricetta originale riporti l’utilizzo di spaghetti, uovo, pancetta, gruviera e… uno spicchio di aglio. Si, avete letto bene, un soffritto da un sapore non poco anonimo.

Soltanto con la pubblicazione nel ricettario di Luigi Carnacina de ‘La grande cucina’, risalente al 1960 avremo la consacrazione in ricetta nazionale: la carbonara viene finalmente riconosciuta come piatto della tradizione gastronomica italiana. Verranno poi introdotti nella preparazione il guanciale di maiale e la panna, quest’ultima eliminata soltanto all’inizio degli anni ‘90 grazie all’affermazione dei soli tre ingredienti classici: pecorino, guanciale e tuorlo (e a piacimento l’aggiunta di tanto pepe).

MA PERCHÈ… ‘CARBONARA’?

Nessun riferimento agli ingredienti del piatto nell’etimologia del nome. Pare che ‘carbonara’ abbia avuto origine dai boscaioli degli appennini che raccoglievano la legna per farne carbone. Cucinare la pasta utilizzando degli ingredienti conservabili, ovvero uova e guanciale, era ormai abitudine vista l’esigenza di stare lontani da casa mentre veniva sorvegliata la carbonaia.

AD OGNI PALATO LA SUA CARBONARA

Dal bacon croccante, al ‘Grana cheese’ fino alla panna, viaggiando e guardando video sul web ne abbiamo viste davvero in tutte le salse.

Imitato e rivisitato (purtroppo) in tante maniere in tutte le cucine del mondo, non c’è molto da discutere su questo piatto: per gli amanti della semplicità e della tradizione, nessuno è in grado di prepararla come sanno fare gli italiani. 

Provate ad aprire una confezione di panna di fianco ad un romano per renderla più cremosa, la sua reazione potrebbe essere non troppo gradita. 

Se poi dovessimo mettere in gioco anche gli spaghetti o rigatoni, si aprirebbe una battaglia senza fine. Altre rivisitazioni molto apprezzate e diffuse negli ultimi anni riguardano la sostituzione del guanciale con il salmone per un sapore più delicato, oppure con gli asparagi per i palati vegetariani. 

L’unico ingrediente davvero essenziale e che mai dovrebbe scarseggiare è solo uno: cucinarla con tanto amore. Perfetta da presentare come piatto saporito e sostanzioso da consumare in tutte le occasioni: una cena in famiglia, un sabato tra amici, un pranzo in giardino fino ad una cena romantica. La carbonara verrà sempre lodata e apprezzata da tutti. 

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Tanto solare quanto lunatica, estroversa, testarda e ambiziosa: ciao, sono Valeria! Una valigia da trainare e uno zaino in spalla da portare. Una macchinetta fotografica al collo e un ricordo da imprimere. Una birra al tramonto e una passeggiata in spiaggia all'alba. Un bicchiere di spritz in compagnia e un ottimo calice di vino da sorseggiare. Una pizza napoletana con la bufala e una succulenta tagliata al sangue. Poi mettiamoci anche un tiramisù in fondo, e si vola. Ho detto tutto? Sentite anche voi il sapore della felicità?