Noi di Assaporami amiamo viaggiare alla continua scoperta di ricette tradizionali e nuovi sapori. Oggi vi vogliamo portare in giro per il mondo attraverso un viaggio dall’aroma amaro ed esplosivo.
Chi dice caffè espresso, dice Italia.
E noi italiani, si sa, ne siamo grandi estimatori fin dal ‘700.
Il viaggio che vi voglio raccontare inizia, infatti, nella Serenissima, quando dal lontano Oriente arrivava questa polvere dagli effetti eccitanti.
Piano piano, il rito del caffè iniziava ad entrare nelle case di tutti e, di pari passo, veniva celebrato nell’arte. Caffè sullo sfondo, accompagnatore di scene di solitudine e discussioni nei caffè parigini, ma anche caffè come vero e proprio protagonista: da “La bottega del Caffè” di Goldoni, alle opere pittoriche dei più illustri, per finire con le canzoni dei grandi cantautori italiani.
Una bevanda ordinaria, dai toni caldi, rossi e bruni che faceva nascere qualcosa di straordinario in tutto il mondo: dall’Italia, alla Francia, passando per la Russia fino ad arrivare in America.
E oggi? Che impatto ha la produzione di caffè nel mondo?
Iniziamo dal nostro stivale. L’Italia è il terzo più grande mercato per l’importazione di caffè verde e il terzo al mondo per volumi di esportazione in tutte le sue forme.
Tra i più grandi consumatori troviamo, però, i Paesi nordici, con la Finlandia al primo posto, seguita da Norvegia e Islanda: paesi gelidi caratterizzati dal torpore più profondo e dalla frequente depressione, ma risvegliati da questa bevanda calda, amara, così amata.
E infine il Nord America, leader nell’esportazione di nuove tendenze globali.
È l’Osservatorio di #TuttoFood (manifestazione di settore in programma a fieramilano dal 17 al 20 maggio 2021) a svelarci che fra i trend oltreoceano vedremo il revival del caffè turco, miscela extrafine da dissolvere direttamente in acqua, ma anche gli innovativi caffè vietnamiti, conosciuti per essere estremamente intensi e scuri, composti da chicchi di qualità Robusta.
#funfact: lo sapevi che il Vietnam, secondo esportatore a livello mondiale, non era solito consumare l’oro nero?! Da qualche anno pare, invece, che il Paese si stia avvicinando anche al suo consumo, un po’ a modo suo: non sono per tutti infatti il “ca phe nau” (caffè con latte condensato), il “ca phe den” (caffè nero), il “ca phe trung” (caffè all’uovo) o, per finire, il “ca phe sua dà” (l’ice coffee orientale).
Altri trend dal mondo
L’healthy coffee negli Stati Uniti, nella variante al tè matcha o golden milk (con latte alla curcuma). E ancora smoothie, yogurt e granite al gusto di caffè. Senza dimenticarci dell’italiano panettone al sapore di caffè e del caffè con l’aggiunta di cioccolato, fuso dal suo calore: una vera goduria per il palato.
Ora dimenticate la Nutella. Impossibile vero?! Allora mettetela momentaneamente da parte, perché arriva il caffè spalmabile, con un sapore cinque volte più intenso rispetto a un caffè tradizionale e in diverse varianti.
Ma la sperimentazione non riguarda solo gli aromi, anche i metodi di estrazione saranno protagonisti. Negli ultimi anni abbiamo scoperto tecniche come il dripper o il French Press, per non parlare del grande ritorno della moka che sta conquistando sempre più anche gli stranieri.
Il mercato italiano, dunque, diventa sempre più appetitoso non solo per i produttori di macchine e i torrefattori nazionali, ma anche per quelli esteri che desiderano esportare in Italia macchine e miscele più caratteristiche di altre culture del caffè.
Un consiglio per voi torrefattori di oggi
Puntate sull’online. E-commerce e social network vi permetteranno di raggiungere nuovi pubblici. E se siete arrivati a leggere queste righe forse lo avete già capito!
Quanto alla comunicazione: continuate a promuovere in Italia e nel mondo la cultura dell’espresso, e dall’altro puntate sul metodo Moka, diventato un vero e proprio rito e momento conviviale.
Cari assaporatori, il nostro viaggio alla ricerca della perfetta tazza di caffè si ferma qui e come scrisse Giuseppe Verdi: il caffè è il balsamo del cuore e dello spirito!
Ci vediamo alla prossima!
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